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LE TRACHINIE
di Sofocle
Luogo: Roma e Bari
Date: Settembre.
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L'ECCEZIONE E LA REGOLA
di Bertolt Bretch
Casting
Produzione: Associazione Culturale “Gianni Santuccio” e Compagnia Diaghilev;
Regia: Walter Pagliaro;
Attori: Micaela Esdra, Martina Carpi, Rita Abela (sostituita con Carla Ferraro), Silvia Siravo, Giada Lorusso, Valeria Cimaglia;
Scene: Gianni Carluccio;
Costumi: Annalisa Di Piero;
Musiche: Germano Mazzocchetti;
Assistente alla regia: Silvia Micunco;
Assistente alla scenografia: Sebastiana di Gesù;
Foto di scena: Mattia Simoncelli;
Trama
“In occasione del centesimo anniversario della nascita di Strehler (14 agosto 1921), abbiamo pensato di dedicargli un piccolo omaggio: lavorare, del tutto liberamente, su uno dei testi da lui più amati.
‘L’Eccezione e la Regola’ fa parte di quei famosi drammi didattici scritti fra il 1928 e il 1934 da Bertolt Brecht. In quegli anni Brecht era concentrato su una duplice riflessione: da una parte lo studio del teatro Nō e del Kabuki, e dall’altra l’approfondimento del marxismo. Lo scopo dei drammi didattici è quello di coinvolgere gli spettatori in un processo dialettico in cui essi siano sollecitati a prendere una posizione, a schierarsi. L’eccezione e la regola, mette a fuoco la complessità del gesto che un umile “Portatore” compie nei confronti del “Mercante” che lo sfrutta. L’improbabile altruismo del servo a favore del suo padrone, scatena una reazione assassina che viene pienamente giustificata da un tribunale corrotto. Il nostro progetto si propone di realizzare uno spettacolo popolare e fantastico come una parabola orientale. Ad interpretarlo saranno sei attrici impegnate in altrettanti ruoli maschili, esattamente come avveniva nel XVII secolo agli albori del teatro Kabuki, quando sul greto dei fiumi in secca, compagini di danzatrici davano vita a emozionanti pantomime arricchite dal canto di temi tradizionali. Quel teatro lontano tanto amato da Brecht, è ancora oggi molto più dello strumento di una presa di coscienza: è la raffigurazione di un lavoro gioioso, di un rinascere collettivo.”
– Walter Pagliaro